AVVENTURA: ALTA VIA DELLE DOLOMITI N 4

L'Altavia n 4 è un percorso in alta montagna che si estende per 85 km da San Candido a Pieve di Cadore; la durata è variabile e, grazie alla copiosa presenza di rifugi, è possibile “spezzare” l'escursione in più tappe rispetto a quelle descritte.
Noi siamo stati costretti ad evitare il pernottamento al rifugio Vandelli poiché era completamente pieno; consigliamo di organizzarsi con anticipo e prenotare i rifugi almeno due settimane prima. Abbiamo deciso di lasciare l'automobile a Pieve di Cadore, punto di arrivo a fine escursione, e ci siamo recati a San Candido con l'autobus; è possibile utilizzare il servizio di trasporto pubblico (effettuando però diversi cambi) oppure prendere un Flixbus.

GIORNO 1: Da S. Candido a Rifugio Auronzo 

Ci siamo svegliati di prima mattina per riuscire ad arrivare a Tai di Cadore alle 9.30; abbiamo parcheggiato nei posteggi in fondo a Via campo sportivo (si può lasciare la macchina anche nel piazzale Dolomiti, dove si trova la fermata dell'autobus. Entrambi i parcheggi sono gratuiti e non custoditi. Abbiamo preso un Flixbus per S. Candido e da lì ci siamo serviti prima del bus 446 (1,5euro) e poi della navetta (3euro) per arrivare al parcheggio Antoniusstein; da qui in circa venti minuti siamo giunti senza fatica al rifugio Tre Scarperi. Arrivati al rifugio la vista è spettacolare, e già si assapora l'atmosfera delle bellissime Dolomiti. Da qui è necessario seguire le indicazioni per il rifugio Locatelli (segnaletica 105), imboccando un sentiero ricco di ghiaia; i tempi sono di circa 2 ore e 40 minuti e l'ascesa a tratti è facilitata dalla presenza di scalini. Una volta raggiunto il rifugio Locatelli prendere il sentiero 101 per arrivare, in circa 1 ora e 20 minuti, al rifugio Auronzo dove abbiamo trascorso la notte.
Dislivello: 800m
Durata: 4.5 ore senza soste

GIORNO 2: dal rifugio Auronzo al Rifugio Città di Carpi 

Prendere il sentiero attrezzato Bonacossa (n 117); a tratti è un po' esposto quindi non è consigliato a chi soffre di vertigini. Inizialmente il percorso si sviluppa in orizzontale, su cengia, per poi salire verso il rifugio rifugio Fonda-Savio . Arrivati al rifugio si procede prendendo il sentiero 116 Durissini, salendo il Cadin del Nevaio e arrivando alla Forcella della Neve, dove noi abbiamo pranzato in compagnia di una simpatica ed affamata cornacchia. Dopodiché si scende a Forcella Verzi e un canalone per poi seguire le indicazioni per il rifugio Città di Carpi a cui si arriva in breve tempo. Sul Cadin del Nevaio noi abbiamo trovato un po' di neve ma il tratto innevato era percorribile anche senza ramponi, facendo la dovuta attenzione. Consiglio di chiamare prima il rifugio Fonda Savio e chiedere come siano le condizioni attuali del Cadin.
Dislivello: 
Tot: 6 ore 

GIORNO 3: Dal rifugio Città di Carpi al rifugio S. Marco 

Inizialmente si segue la segnaletica per il rifugio Vandelli (120) e si scende verso il fondovalle incontrando delle mucche al pascolo, si giunge all’Hotel Cristallo, si attraversa la strada statale imboccando la stradina di fronte all'albergo e si prosegue per il rifugio Vandelli; dopo circa 20 minuti si arriva ad un bivio e si segue l’indicazione per la Valle di San Vito (sentiero 226), la si attraversa fino ad arrivare a Forcella Grande; da qui in breve tempo si scende al Rifugio San Marco. Questa tappa è del tutto opzionale; noi siamo stati costretti a farla perché il rifugio Vandelli era già completamente pieno.
Dislivello: 900m 
Totale: 8 ore

GIORNO 4: dal rifugio S. Marco al Rifugio Antelao 

Dal rifugio s Marco seguire il sentiero 227 che porta alla forcella Antelao e successivamente al rifugio Galassi dove ci siamo fermati a fare una breve merenda; dal rifugio Galassi prendere il sentiero 250 e la ferrata che sale alla Forcella del Ghiacciaio. Questa ferrata non presenta particolari difficoltà ma è davvero spettacolare perché si sviluppa lungo un vero e proprio lastrone inclinato, il paesaggio è incredibile. Arrivati alla Forcella del ghiacciaio, scendere sempre seguendo la segnaletica 250 fino ad arrivare al Rifugio Antelao. Volendo è possibile tornare a Tai di Cadore il giorno stesso ma noi abbiamo preferito passare un'ultima notte tra le Dolomiti. A noi non sono serviti i rampocini, ma è sempre bene informarsi prima sulle condizioni del percorso.
Totale: 7-8 ore 

GIORNO 5: Dal Rifugio Antelao a Pieve di Cadore

Seguire il sentiero forestale che porta a Pozzale e poi a Pieve di Cadore. Da qui si prende l’auto e si torna a casa
Totale: 2 ore

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