Vitamina C: cosa può fare per la nostra pelle?



Da qualche tempo è esplosa la mania per gli acidi sulla pelle: acido glicolico, acido lattico... tra questi c'è l'acido ascorbico, ovvero la vitamina C. Tutti ricorderanno come la mamma ci dicesse di bere la spremuta d'arance perché conteneva questa vitamina che fa tanto bene alla nostra salute. Ma avrà davvero effetti benefici sulla pelle? Oppure è solo una trovata pubblicitaria?

In questo post andrò a chiarire quale sia il ruolo della vitamina C nella skincare e come essa possa essere impiegata nel migliore dei modi.
Che cos'è la vitamina C?

Prima di tutto partiamo col dire che la vitamina C è un antiossidante; fin qui tutto okay, lo sappiamo tutti, no? Ma cos'è un antiossidante?
Un antiossidante è una sostanza che riesce a neutralizzare i radicali liberi nell'organismo, proteggendolo; i radicali liberi sono sostanze di scarto che il corpo produce costantemente, soprattutto se sottoposto a determinate situazioni, e che possono danneggiare le cellule del nostro corpo. Uno degli effetti più visibili dei radicali liberi sulla nostra pelle è l'invecchiamento cutaneo, causato ad esempio da una scorretta esposizione ai raggi UV.
Capiamo quindi come sia importante  contrastare l'azione negativa di queste sostanze attraverso gli antiossidanti.
Che benefici regala?

In un prodotto ben formulato, questo attivo è in grado di donare una pelle più luminosa e dal colorito omogeneo e di minimizzare l'aspetto delle rughe. Può essere utile anche contro alcune macchie della pelle.
Quante "vitamine c" esistono?

Se andiamo a vedere le formulazioni dei prodotti in commercio, ci accorgiamo immediatamente che esistono diverse forme di vitamina C, tutte da trattare in maniera diversa.

  • Acido ascorbico: la vitamina C per eccellenza, è un po' la regina di tutte le forme di questo attivo.
    Ottima se mescolata ad altri antiossidanti in modo da potenziare al massimo l'effetto benefico. Purtroppo l'acido ascorbico è altamente instabile e dev'essere inserito in formulazioni che non contengono acqua, altrimenti va incontro ad una rapida ossidazione, con conseguenti effetti negativi sulla pelle (l'acido ascorbico ossidato diventa un pro-ossidante); grande attenzione deve essere posta anche al contenitore del prodotto, che non deve essere trasparente e deve limitare al massimo il contatto con l'aria, ecco perché le jar sono sconsigliate quando si parla di vitaminaC. Attenzione al colore del prodotto durante l'uso: se esso inizia a virare verso il giallo o l'arancione, è possibile che sia avvenuta l'ossidazione; interrompere l'uso del cosmetico.

  • Sodium ascorbyl phosphate: è una forma stabile e idrosolubile. Permette perciò formulazioni con la presenza dell'acqua senza il rischio di ossidazione. Alcune ricerche mostrano come in certe concertazioni questa sostanza dia benefici anche contro l'acne; per questo motivo può essere utile l'inserimento del SAP in prodotti contenenti perossido di benzoile e acido salicilico, specifici per il trattamento dei brufoli.

  • Ascorbyl Palmitate: stabile e ben tollerato dalle pelli sensibili

  • Retinyl Ascorbate: già dal nome si può intuire che questa forma di vitaminaC ha qualcosa a che fare con la vitamina A. Infatti essa è un estere di acido retinoico (vit. A) e acido ascorbico; è molto stabile e particolarmente affine alla pelle ed è ottimo per proteggere la pelle dai danni ambientali.

  • Tetrahexyldecyl ascorbate: molto simile all'acido ascorbico ma più stabile; è liposolubile ed ha molta affinità con la pelle.

  • Magnesium ascorbyl phospate: conosciuto per incrementare i livelli di idratazione della pelle e per il suo effetto calmante su pelli eccessivamente grasse o sensibilizzate. Ottimo per migliorare il colorito ed uniformare la pelle.

  • Ascorbyl glucoside: viene convertito in acido ascorbico dalla pelle dopo l'assorbimento, quindi funziona esattamente come tale forma di vitamina C. Rappresenta un'ottima alternativa all'acido ascorbico poiché, pur mantenendone le caratteristiche, è stabile e quindi più sicuro e facile da utilizzare.

Come utilizzare la vitaminaC

La vitamina C può benissimo essere utilizzata di giorno poiché aiuta a mantenere la protezione della pelle contro i raggi UV, infatti è ottima sotto le protezioni solari (ricordo che la vitamina c NON sostituisce un prodotto con un buon spf).
Se nella propria routine si utilizzano acidi come BHA e AHA è bene studiare la propria pelle per capire come agire; se si è piuttosto sensibili è meglio applicare queste sostanze in momenti diversi della giornata, ad esempio la vitamina c il mattino e l'acido lattico la sera, questo perché usarli entrambi potrebbe sensibilizzare ulteriormente la pelle.
Se invece si tollerano bene gli acidi e la vitamina C, è possibile stratificarli seguendo alcune linee guida:

  • applicare prima il prodotto con un pH più basso

  • nel caso i due pH siano abbastanza distanti (con una differenza >1.0) attendere almeno 30 minuti tra l'applicazione dei due prodotti in modo che il primo possa agire per bene al suo pH ideale (più basso rispetto a quello del secondo prodotto).

  • nel caso i pH siano simili (differenza >1.0) è possibile stratificare non appena il primo prodotto si è assorbito.

Utilizzando gli acidi è necessario imparare a conoscere la pelle e a leggerne le reazioni per capire come costruire una routine congeniale alle proprie esigenze e caratteristiche.
Prodotti

Posso consigliarvi qualche prodotto da provare. Per ora ho utilizzato solo la crema di Fitocose e l'acido ascorbico in sospensione di The Ordinary; gli altri prodotti che elenco sono famosi per essere validi.

Fitocose - crema alla vitaminaCè una crema ottima per cominciare ad utilizzare la vitamina C. E' arricchita con ingredienti utili alla pelle come l'aloe e le ceramidi. Se siete già abituate ad utilizzare concentrazioni importanti potrebbe non essere abbastanza per voi

The Ordinary - Vitamin C suspension 23% + HA spheres: ha una consistenza molto particolare perché la polvere di acido ascorbico non è sciolta, in modo da preservarla dall'ossidazione. Consiglio di spruzzare acqua termale sul viso prima di applicarla, in modo che la vitaminaC si sciolga al meglio a contatto con il viso umido. Personalmente preferisco applicare prima il Survival 0 di NIOD e stratificarvi sopra la vitaminaC senza aspettare che il siero si sia asciugato, in questo modo vado a potenziare l'effetto antiossidante.
Questo prodotto pizzica un po'sopratutto durante le prime applicazioni; a me non ha dato problemi di rossore al viso ma, nonostante la mia pelle sia piuttosto sensibile, tollera molto bene gli acidi!

SkinCeuticals - C E Ferulic: il Sacro Graal della skincare di molte donne. Combina l'azione della vitamina C a quella dell'acido ferulico e della vitamina E, ottenendo così un potente antiossidante. Davvero ottimo, peccato per il prezzo proibitivo!

Vichy - Lifactiv siero fresco antiossidante: una novità in casa Vichy. Si tratta di un siero da utilizzare in breve tempo perché è fresco; la polvere di vitaminaC infatti va mescolata al siero tramite la rottura di una capsula (penso che il meccanismo sia simile a quello dei flaconcini di integratori alimentari), si agita la boccetta e si deve consumare il prodotto entro 10 giorni poiché dopo quel termine il liquido è a rischio ossidazione. Molto interessante come idea!

Clinique - Fesh pressed system : molto simile è il sistema ideato da Clinique, che prevede l'utilizzo di ogni flaconcino per due settimane. Il rapporto quantità-prezzo sembra essere migliore rispetto a quello offerto da Vichy.

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